Claudia Rainville, nal suo libro Metamedicina, afferma che la malattia può essere
- il risultato di un insieme di emozioni accumulate,
- può rivelarsi una scusa per smettere un’attività che non ci piace, o per dire “no” quando non avremmo il coraggio di farlo,
- un’occasione per fuggire una situazione di cui non vediamo la soluzione. E’ un modo per catturare l’attenzione delle persone amate,
- un meccanismo di sopravvivenza, collegato al disagio di vivere,
- un modo per colpevolizzare la persona che consideriamo responsabile della nostra sofferenza, e, analogamente, per nutrire un rancore nei confronti di questa persona.
C’è chi afferma che una malattia può addirittura provenire da una vita passata .
Quale che ne sia la causa, la radice di qualsiasi malattia, le cause primarie, sono le FORME-PENSIERO.
Una forma-pensiero è certamente un pensiero, ma di tipo molto particolare: trae forza dalla ripetizione con cui viene emesso, e trasmette, a sua volta, la sua personale informazione all’organo corrispondente (quante volte si dice, ad esempio: mi fai venire mal di fegato, questa cosa mi rimane sulla stomaco, mi rimane in gola, non la mando giù, mi fai scoppiare la testa,…etc…).
Nel mio lavoro ( http://www.edarc.it/Autori/Milisci_Marino/Cromoterapia.htm ) ho fornito chiare correlazioni tra le emozioni, i pensieri, gli atteggiamenti e gli organi e apparati del corpo umano.
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